Nel libro di Ian Williams, un tema sempre più d’attualità anche nella nostra società, dove aumentano gli immigrati e le seconde generazioni, ma pure i pregiudizi razziali. Un testo che fa riflettere
Nell’immaginario occidentale, chi ha la pelle scura per secoli è stato demonizzato e bollato come inferiore, persino sporco. Un libro ricostruisce come proverbi, fiabe, libri, dipinti, pubblicità hanno contribuito a diffondere una visione distorta e razzista
Nadeesha Uyangoda, 27 anni, ha radici srilankesi ma vive in Brianza fin dall’infanzia e si sente italiana anche se con la pelle scura. E in un nuovo libro a metà strada tra un saggio e un memoir racconta i pregiudizi che ancora esistono nel nostro Paese nei confronti di chi è italiano e nero
Nel 1989 Thea Bowman diventava la prima donna afro-americana a parlare a un’assemblea dei vescovi degli Stati Uniti. Le parole fortissime e ancora drammaticamente attuali pronunciate quel giorno da questa religiosa di cui oggi è in corso la causa di beatificazione: «A volte mi sento una bambina senza madre. Vuoi ascoltarmi Chiesa?»
In un messaggio in occasione del 70° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo la forte denuncia di papa Francesco: «Mentre una parte dell’umanità vive nell’opulenza, un’altra parte vede la propria dignità disconosciuta, disprezzata o calpestata e i suoi diritti fondamentali ignorati o violati»
Gli afrodiscendenti brasiliani sono vittime di pregiudizi e di discriminazioni: ogni anni vengono uccisi 23mila giovani neri. L’Onu lancia una campagna di sensibilizzazione contro il razzismo a tutti i livelli.
La questione razziale al centro del film-documentario del regista haitiano Raoul Peck. Che inaugura la 27° edizione del Festival del cinema africano, d’Asia e America Latina di Milano, ponendo alcune domande di fondo, che interpellano anche il nostro Paese e la nostra società sempre più multietnica
L’Italia è sconvolta per l’omicidio di Emmanuel Chidi Namdi a Fermo, frutto del clima sempre più preoccupante di intolleranza nei confronti dei richiedenti asilo africani. Ma nello sdegno per questo episodio si rischia di dimenticare che il primo protagonista di questa storia è l’indifferenza di fronte alle violenze di Boko Haram