La scelta coraggiosa del governo di Amman che ha incluso i profughi delle guerre in Iraq e in Siria tra i destinatari delle prime dosi del vaccino contro il Covid-19. I primi sono stati vaccinati lo stesso giorno di re Abdallah
Arrivò in Australia a 16 anni per fuggire dalla guerra sui Monti Nuba. Oggi Stephen Kamal – con la sua associazione «One in Four» – raccoglie libri scolastici da mandare in Sudan dentro container che si trasformano in biblioteche
Sovraffollamento e condizioni igieniche disperate trasformerebbero l’arrivo della pandemia in un inferno per i 40 mila richiedenti asilo costretti negli hotspot dell’Egeo. L’appello all’evacuazione lanciato dalle organizzazioni umanitarie e dall’Unione europea. Che però non si muove
L’epidemia sta entrando in maniera sempre più allarmante anche nei Paesi dove si concentrano il numero più alto di rifugiati nel mondo. Cioè quelli che da casa loro sono stati costretti a scappare. Come sta già cambiando la vita a queste persone già provate dalla sofferenza?
Un’associazione riunisce esponenti di diverse religioni, al servizio dei tantissimi rifugiati nel Paese e in prima linea per la riconciliazione, a cominciare dai più piccoli. Parla il fondatore padre Abdo Raad
Le persone in fuga da conflitti e violenze sono in aumento. Ma l’impatto più forte della crisi è nel Sud del mondo, così come l’accoglienza. La testimonianza dell’Alto Commissario Onu per i Rifugiati.
La fuga dalla guerra a Daraa, il barcone dall’Indonesia, la lunga detenzione sull’isola-lager di Nauru, il «ricollocamento» a Phnom Penh, nuovi scogli burocratici per far arrivare la famiglia: nella storia della famiglia Zalghanah l’intero repertorio dell’odissea globale dei rifugiati