I due anni e mezzo di carcere per corruzione al vice-presidente Lee Jae-yong mostrano un cambio di rotta nei rapporti tra lo Stato e il potere dei grandi conglomerati a conduzione familiare che da soli producono buona parte del Pil della Corea del Sud
L’ex presidente sudcoreana Park Geun-hye è stata arrestata per corruzione. Ma dietro la sua vicenda personale c’è una crisi più profonda, che riguarda l’economia del Paese, nelle mani di potentati economici e con il debito delle famiglie a livelli altissimi.
La Corte Suprema ha confermato la richiesta di impeachment, votata dal parlamento a dicembre. Ma dietro alle accuse di corruzione contro la presidente c’è anche il nodo dello strapotere dei grandi gruppi impenditoriali sul Paese
La presidente a picco nei consensi, travolta da uno scandalo con al centro una sua confidente. Ma in profondità la crisi vera è quella dei problemi strutturali dell’economia locale, tuttora nelle mani dei potentati economici e con il debito delle famiglie a livelli da default