«Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date». Queste parole del Vangelo continuano a ispirare suor Roberta Pignone, missionaria dell’Immacolata e medico in Bangladesh. Dove, nonostante tante fatiche, prova ancora a donarsi perché la vita di tutti possa essere più bella. Ecco il suo racconto
Nel cuore della Guinea-Conakry anche il popolo dei malinké ha deciso di dedicarsi al mercato estrattivo, dominato dalle multinazionali. Con guadagni ben più ridotti e a fronte di un lavoro quotidiano duro, pericoloso e dannoso per la salute
«Il nostro Paese unisce tanti Stati con culture diverse e ben 28 lingue. L’annuncio passa attraverso l’impegno, dalla sanità all’educazione». Parla suor Biji Philip, già preside di una grande scuola a Vijayawada.
Nell’odierna Giornata mondiale del malato papa Francesco invita a mettere al centro la fiducia nella cura della salute. Un esempio di questo stile è il progetto che la Fondazione Pime sostiene nella missione di Kodbir: un modello di sviluppo sanitario territoriale a beneficio della minoranza etnica santal e della maggioranza bengalese
Dall’ospedale diocesano di Parintins, suor Laura Cantoni racconta il dramma della lotta contro il Covid-19 con pochissimi mezzi e tanta dedizione, nell’Amazzonia sempre più colpita dal virus
L’allarme di Oxfam: «Troppi pochi medici e infermieri nei Paesi a basso reddito. Senza un immediato ed efficace pacchetto di stimolo economico da parte dei Paesi ricchi, le economie e i sistemi sanitari più fragili del Pianeta non sono in grado di resistere alla pandemia da Coronavirus. E questo può produrre nuove “epidemie di ritorno”»
Dalla periferia Sud di San Paolo un progetto di legge per chiedere al Governo di Brasilia il permesso di attribuire, come omaggio, il nome del missionario del Pime al polo sanitario che padre Maurilio lottò per far costruire nella favela
«Siamo un Paese dove i malati si prendono in carico fino allo sfinimento». Così mi diceva un amico, in un messaggio vocale inviatomi dopo il turno di notte in un ospedale lombardo. Come è diverso qui in Cambogia. Non voglio piangermi addosso. Voglio però esaltare una cultura dell’accesso alle cure per tutti che va custodita, promossa, votata