Nel maggio 2017 il mondo scoprì che Marawi – popolosa città islamica delle Filippine – era caduta in mano a milizie locali islamiste che l’avevano proclamata capitale dello Stato islamico nel Sud-Est asiatico. Tre anni dopo il cuore della città giace ancora in macerie con 120 mila sfollati. Il vescovo Edwin De la Peña: «Ci hanno abbandonati nel retrobottega della storia»
Cinquantadue morti ufficiali (ma si teme siano molti di più). Frutto solo di un “tragico errore” nella guerra a Boko Haram? Alcune coordinate importanti per una lettura non solo emotiva della notizia sugli sfollati interni morti in un bombardamento dell’aviazione nigeriana