Il presidente Alassane Ouattara ha liberato i suoi principali avversari politici, incarcerati dopo il sanguinoso epilogo delle elezioni del 2010. Dietro all’atto di clemenza – che la Conferenza episcopale ha salutato come un «contributo al perdono e alla riconciliazione» – anche un rimescolamento delle alleanze in vista delle elezioni del 2020