Di fronte all’emergenza si è attivata la risposta della Caritas. Aiuti aperti a tutti, cattolici e ortodossi, cristiani e musulmani, turchi e migranti. Il vicario dell’Anatolia: «Serve tutto, dal cibo al conforto spirituale e al sostegno umano anche fra gli stessi rifugiati». Il vescovo di Aleppo: la tragedia sia occasione per «riflettere sulla pace e sulla collaborazione» fra Ankara e Damasco
Il vicario d’Anatolia e presidente di Caritas Turchia annuncia la mobilitazione degli enti cristiani per portare aiuti alle popolazioni colpite. La testimonianza di mons. Audo ad Aleppo: «Molta paura per scosse violente»
Papa Francesco oggi ha dato il suo assenso all’elezione come arcivescovo siro-cattolico di Homs di padre Jacques Mourad, co-fondatore insieme a padre Paolo Dall’Oglio della comunità di Mar Mousa, che nel 2015 per cinque mesi fu sequestrato dallo Stato islamico. Dopo la liberazione raccontò a Mondo e Missione: «In quei giorni è cambiato il senso della mia vita». Nell’ultimo anno era già tornato a Qaryatayn dove ha riaperto nel segno della riconciliazione il monastero distrutto dai jihadisti
Un’altra chiesa distrutta dalle bombe turche in territorio siriano. Ankara vuole «svuotare la regione dei cristiani», denuncia l’arcivescovo siro-ortodosso di Jazira e dell’Eufrate Mar Maurice Amseeh
Il claun “il Pimpa” – che porta i suoi spettacoli di magia nelle terre del Medio Oriente disastrate dalle guerre – è a Mosul per riaccendere il sorriso sui volti dei bambini. Ma nella distruzione quotidiana “sono i bambini a salvarmi la vita”, racconta
Proprio nel decimo anniversario dall’inizio della guerra in Siria, una pellicola araba con protagonista un rifugiato siriano, ottiene la nomination per miglior film straniero agli Oscar. In The Man Who Sold His Skin, Sam è un rifugiato che, pur di raggiungere l’Europa, è disposto a vendere la pelle della sua schiena ad un artista che ne farà una tela vivente
Ha vissuto nella città siriana tutti gli anni della guerra. Ma ora il Coronavirus l’ha portato via. La morte del francescano libanese fra Edward Tamer, un simbolo dell’avanzata del Covid-19 in Siria
L’epidemia sta entrando in maniera sempre più allarmante anche nei Paesi dove si concentrano il numero più alto di rifugiati nel mondo. Cioè quelli che da casa loro sono stati costretti a scappare. Come sta già cambiando la vita a queste persone già provate dalla sofferenza?