Al Centro Pime di Milano in centinaia ad ascoltare la testimonianza di padre Jihad Youssef: «Quando hanno rapito Paolo Dall’Oglio e poi anche Jacques Murad abbiamo chiesto: Dio dove sei? Ma abbiamo scelto di credere e abbiamo sperimentato la fraternità. La pace con le armi? Non può durare, occorre cambiare il cuore»
La fuga dalla guerra a Daraa, il barcone dall’Indonesia, la lunga detenzione sull’isola-lager di Nauru, il «ricollocamento» a Phnom Penh, nuovi scogli burocratici per far arrivare la famiglia: nella storia della famiglia Zalghanah l’intero repertorio dell’odissea globale dei rifugiati
Nelle aree tornate sotto il controllo del governo, i combattimenti sono cessati. E così francescani, gesuiti e focolarini hanno attivato alcuni progetti per aiutare i bambini a superare i traumi di guerra
Di fronte alle notizie che arrivano dalla Siria il Centro missionario Pime di Milano vuole rendersi vicino a questa terra ferita da ormai più di sette anni di guerra attraverso la preghiera.
Siamo abituati a usare Whatsapp ma non certo per ragioni di vita o di morte, come invece succede in «Bury me, my love». Il videogame vincitore del Google Play Indie Games Contest, ispirato a una storia vera, costringe l’utente a mettersi nei panni di un marito siriano che – per aiutare la moglie ad affrontare un viaggio pieno d’insidie e permetterle di arrivare in Europa sana e salva – può solo scriverle in chat
Il dopoguerra di Damasco visto dal vicino “Paese dei cedri” alle prese con la presenza di un milione e mezzo di profughi, il ruolo più forte di Hezbollah e una delicata situazione politica interna