Ricordate quando qualche settimana fa Teheran e Washington sembravano sull’orlo della guerra dopo l’uccisione del generale Soleimani? Nonostante siano entrambi i Paesi siano alle prese con il Coronavirus continuano a bombardarsi a vicenda. Sempre sulla pelle degli iracheni
L’appello del patriarca caldeo Louis Raphael Sako da Baghdad dopo l’uccisione del generale Soleimani: «Non siamo più una patria sovrana, in grado di proteggere la propria terra, le proprie ricchezze e i propri cittadini. Le parti interessate si siedano a un tavolo e risparmino a questo Paese conseguenze inimmaginabili»