Al gesuita ottantatreenne malato di Parkinson in carcere da cinquanta giorni a Mumbai per il suo impegno in favore dei tribali il tribunale – a venti giorni dalla richiesta – ha rinviato ancora l’esame della richiesta di una cannuccia e del suo bicchiere salvagoccia che lo aiuta a bere. Ma lui dalla prigione dice: «Vedo Dio nei miei compagni di cella»
Su «La Civiltà Cattolica» il teologo indiano Stanislaus Alla interviene sul caso del gesuita ottantatreenne in carcare dall’8 ottobre per le sue attività in difesa dei diritti dei tribali nel Jharkhand: «Questa vicenda pone i cristiani dell’India di fronte a un bivio: devono decidere se tornare a indossare gli occhiali di Gandhi»