Negli Stati Uniti fa discutere il caso paradossale di Dustin Higgs, che dovrebbe ricevere l’iniezione letale il 15 gennaio nella corsa alle esecuzioni federali decisa dall’amministrazione Trump prima della fine del mandato. Ma nel braccio della morte è stato contagiato dal dilagare del Coronavirus
I cittadini Usa di origini indiane sono più che raddoppiati nell’ultimo ventennio. E l’elezione di una vice-presidente proveniente da questa comunità si accompagna a un avvicinamento geopolitico tra Stati Uniti e India, già in corso da tempo
Gli Stati Uniti arrivano alle presidenziali lacerati sulla questione razziale: «Oggi tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, ma il modo in cui guardiamo l’altro non è ancora cambiato», racconta monsignor Shelton Fabre, pastore di una diocesi in Louisiana, che guida il Comitato dei vescovi Usa contro il razzismo
Principale quartier generale del Pime negli Usa, l’ex città dei motori ha l’80% di abitanti neri e venti chiese cattoliche legate alle loro comunità. Parlano i padri Mazur e Piccolo, che operano tra i migranti
Tra i tre nuovi ausiliari del cardinale Cupich nominati oggi da papa Francesco c’è anche padre Bob Lombardo, dei Franciscan Friars of the Renewal. Un ordine nato negli anni Ottanta per tornare negli Stati Uniti di oggi alla radicalità del santo di Assisi. E che nel 2005 il cardinale George chiamò a Chicago per riportare la Chiesa cattolica tra gli ultimi del quartiere nero di West Humboldt Park
Nel 1989 Thea Bowman diventava la prima donna afro-americana a parlare a un’assemblea dei vescovi degli Stati Uniti. Le parole fortissime e ancora drammaticamente attuali pronunciate quel giorno da questa religiosa di cui oggi è in corso la causa di beatificazione: «A volte mi sento una bambina senza madre. Vuoi ascoltarmi Chiesa?»
La Nazione Navajo ha il più alto tasso di contagio nel Paese: il Coronavirus mette in luce le disuguaglianze sociali che da sempre affliggono le comunità indigene. Che, come gli afroamericani, oggi rivendicano dignità
Ci hanno raccontato che eravamo la prima potenza mondiale. Che il nostro sistema era il migliore al mondo. E poi abbiamo scoperto che non avevamo abbastanza posti letto, respiratori, medici, infermieri, guanti e mascherine. Come recita il motto della città di Detroit: «Speramus Meliora, Resurgit cineribus»