Dieci anni fa veniva ucciso don Andrea Santoro, secerdote fidei donum in Turchia. Alle celebrazioni di commemorazione tra Italia e Mar Nero, si aggiunge la parola del vicario apostolico dell’Anatolia Paolo Bizzeti che ne sottolinea «il ruolo profetico nell’indicare la necessità di dialogo e della convivenza quotidiana».
«Un fiore dal deserto» raccoglie alcune preghiere scritto sul suo diario da don Andrea Santoro, il sacerdote fidei donum ucciso nel febbraio 2006 in Turchia. «Prendimi tutto, Signore. Solo se sono tuo potrò essere degli altri», scriveva. E così è stato
Proprio mentre la Turchia va alle urne in un clima tesissimo il gesuita Paolo Bizzeti – neo-vicario apostolico d’Anatolia che raccoglie l’eredità del martire Luigi Padovese – domenica verrà ordinato vescovo. E a Mondo e Missione dice: «Il confronto con il fondamentalismo religioso è una grande sfida. Ma siamo chiamati non a erigere muri ma ponti».
Il gesuita padre Bizzeti è stato nominato nuovo vicario, a cinque anni dall’assassinio di monsignor Padovese. Una missione piena di sfide, in una terra cruciale per la storia della Chiesa. «Ma anche per il suo presente»
Erdoğan è travolto dal cambiamento che lui stesso ha contribuito ad innescare. Ma è proprio ora che la Turchia è chiamata a dimostrare ciò che può essere