Violenti scontri sono scoppiati sabato tra l’esercito e un gruppo paramilitare sostenuto pure dai russi della Wagner. Anche Papa Francesco ha invitato deporre le armi e a far prevalere il dialogo
«Il tempo delle parole è finito» ha detto il presidente della Commissione dell’Unione africana Moussa Faki Mahamat a proposito della guerra in Sud Sudan. In margine al 29esimo summit dell’Unione Africana, che si è aperto oggi ad Addis Abeba, ha lanciato un appello perché tutta l’Africa si mobiliti per la pace.
Nel giro di una settimana Sudafrica e Burundi hanno avviato l’iter per uscire dalla Corte penale internazionale, il Gambia ha annunciato che lo farà e il Sudan ha ventilato una decisione in questo senso. Cosa succederà ora?
L’Unione africana ha creato un gruppo di dialogo con cinque capi di Stato africani che andrà in Burundi per convincere il governo ad accettare una forza di peacekeeping.
Sarebbero più di 200 le vittime degli “omicidi mirati” commessi dalle forze di sicurezza burundesi nella notte tra l’11 e il 12 dicembre. Oggi l’Unione africana ha deciso di inviare truppe in Burundi con il mandato di proteggere i civili.