Paese a maggioranza cattolica, pienamente indipendente solo dal 2002, Timor Est è la terza tappa del viaggio apostolico di Papa Francesco in Asia e Oceania. Il Pontefice ha lodato «l’impegno per giungere a una piena riconciliazione con l’Indonesia», indicandolo al mondo come un esempio. Ma ha anche invitato i timoresi a «far diventare la fede cultura», per dare risposte a piaghe sociali come la povertà, la violenza delle bande di strada e gli abusi sui minori
Dodici giorni dall’altra parte del mondo per il viaggio più lungo del Pontificato. È quello che Papa Francesco si appresta a compiere toccando ben quattro Paesi. Lo accompagniamo con una serie di podcast realizzati dall’agenzia AsiaNews e dalla rivista Mondo e Missione, in collaborazione con Avvenire. Ascolta qui la prima puntata
Papa Francesco visiterà, dal 2 al 13 settembre, quattro Paesi in due continenti – Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore – portando un’iniezione di fiducia e speranza alle comunità cristiane. E non solo
L’appello nella Messa conclusiva nel Paese africano con il maggior numero di sfollati e rifugiati a causa di una guerra civile: “Deponete le armi dell’odio e della vendetta”. “La speranza ha il volto delle donne, come santa Giuseppina Bakhita”. La promessa di continuare ad accompagnare il processo di pace in Sud Sudan insieme al primate anglicano Welby e al moderatore della Chiesa di Scozia Greenshields