Dopo tre mesi di guerra abbiamo finalmente capito che senza i cereali ucraini e russi buona parte del mondo oggi rischia la catastrofe umanitaria. Adesso potremmo cominciare a chiederci anche il perché. Alla vigilia di un nuovo importante vertice del Wto in programma a Ginevra dal 12 giugno che rischia ancora una volta di sancire un nulla di fatto sulla riforma delle regole di quei meccanismi globali che in nome del “libero scambio” penalizzano le agricolture dei Paesi a basso reddito
La discussione di ieri tra i Paesi più industrializzati non è andata oltre un aumento dei fondi per l’acquisto di dosi che non si sa quando arriveranno davvero. Intanto i dati dicono che su 200 milioni di dosi il 45% è stato iniettato nei Paesi del G7, che contano appena il 10% della popolazione globale. Mentre al WTO resta il muro sulla questione della condivisione dei brevetti
Nella capitale kenyana è in corso fino a domani il vertice dell’Organizzazione mondiale del commercio: un appuntamento chiave per il futuro delle economie meno sviluppate, che il Papa aveva ricordato durante il viaggio africano
Il discorso di papa Francesco alla sede dell’Onu di Nairobi è la continuazione della denuncia sullo strapotere dell’economia e della tecnica proposto nell’enciclica «Laudato Sì». Che da solo un accordo politico (più o meno forte) alla Conferenza sul clima di Parigi non basta a smantellare. Così Francesco ora chiama in causa anche il Wto