Atrocità
I caratteri del libro sono abbastanza grossi, e ben stampati, per cui sono riuscito a leggerlo nel viaggio fra Dhaka e Dinajpur nonostante gli scossoni dell’autobus. E non riuscivo a staccarmene. Si tratta di una biografia di Edith Stein, Santa Teresa Benedetta della Croce, eccellente e stimatissima filosofa degli anni ’30, ebrea convertita al cristianesimo e diventata suora carmelitana, arrestata e uccisa nel lager di Auschwith per il solo fatto di essere ebrea. Il libro parla della situazione politica e sociale della Germania e dell’Europa del tempo, solo quel tanto che è necessario per collocarvi la vicenda della giovane Edith, ma basta poco per porsi tante domande sull’oggi che stiamo vivendo. Oggi 21 lavoratori egiziani in Libia possono essere decapitati solo perché cristiani; allora insegnanti, professionisti, scienziati, gente comune veniva mandata nelle camere a gas solo perché ebrea. Oggi ad agire è una porzione impazzita del mondo islamico, in nome della religione; allora era una porzione impazzita del popolo tedesco, in nome della razza e della supremazia culturale. Che cosa accomuna il mondo arabo islamico di oggi e il mondo germanico di 70-80 anni fa? Non so darmi una risposta, se non questa: la nostra tendenza a crearci un nemico da condannare sempre e comunque, senza permetterci di distinguere, senza voler capire, senza criticare se stessi. La nostra assurda speranza che si possano dividere i buoni dai cattivi, per eliminare questi ultimi e vivere finalmente nel modo giusto: giusto secondo la mia religione, la mia razza, la mia classe sociale, la mia cultura – quale che sia.
Oggi è il mondo islamico che ha questa febbre alta e delirante. Ha identificato il suo nemico e lo vuole distruggere; ma lotta e soffre al suo interno, nonostante un’apparente compattezza che ci scandalizza. Come lottarono e soffrirono molti tedeschi sotto l’asfissiante cappa del nazismo; molti russi sotto l’egemonia comunista. Se non riusciamo o non vogliamo vedere questa lotta, se avviene l’identificazione fra tedeschi e nazismo, russi e comunismo, musulmani e terrorismo, allora siamo anche noi vittime di questi germi letali che corrodono dall’interno la nostra umanità. Combattiamo gli estremismi, ma ne siamo contagiati pure noi.
(Elisabeth de Miribel, Edith Stein – dall’università al lager di Auschwitz, Paoline, 1987)
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