Cristiani e musulmani contro la violenza
Un vescovo italiano mi scrive: «Ti invio questa interessante testimonianza. Mi ha molto commosso, perché mostra la possibilità di passi verso la pace”. Anch’io sono commosso di questo comunicarci le buone notizie. Vi trasmetto alcuni passi della testimonianza dell’arcivescovo di Niamey Michel Cartatéguy.
«L’aereo presidenziale decolla dall’aeroporto di Niamey a destinazione d’Abuja, la capitale politica della Nigeria. A bordo ci sono varie autorità del Niger compresi il presidente dell’Associazione islamica e il sottoscritto, in missione ufficiale a nome del presidente della Repubblica del Niger per portare un messaggio di compassione al popolo della Nigeria, martoriato per gli avvenimenti dolorosi della notte di Natale, in cui cinquanta cristiani sono stati massacrati dalla setta islamica Boko Haram. L’incontro dura solo dieci minuti, sufficienti per far sentire quanto il popolo del Niger porti in sé la sofferenza del popolo della Nigeria…
Al ritorno, mentre la delegazione musulmana era alla moschea per la preghiera, in macchina, ben sorvegliato dai militari, ho pregato… Vedevo la croce della cattedrale e mi sono ricordato delle parole dei vescovi dell’Africa durante l’ultimo Sinodo: “Non pensate che il perdono sia cosa inutile e che sia necessaria la vendetta: il vero perdono conduce alla pace e va alla radice del conflitto e trasforma vittime e nemici in fratelli e sorelle”.
Al rientro in Niger i giornalisti ci chiesero quale messaggio avevamo portato. Insieme al Ministro degli affari esteri e all’imam ho detto che noi, credenti cristiani e musulmani, condanniamo la violenza. Il Niger è Paese della tolleranza e dell’armonia di vita tra credenti di diverse religioni…».
Come Gesù sapeva cogliere le necessità, le invocazioni e i segni della venuta del Regno, così la Chiesa, e tutti i cristiani, colgano, gioiscano e annuncino le Belle Notizie! Come sono belli i piedi dei messaggeri del lieto annunzio!
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