Skip to main content

Festa benedetta per tutti

Quest’anno il nostro vescovo di Ghardaïa ha augurato Buona Festa a tutti, cristiani e musulmani. Perché il 25 dicembre è stato il Natale di Gesù e il 4 gennaio il Natale di Maometto. Poi ci racconta questo fatto simpatico avvenuto proprio nella nostra chiesetta di Nostra Signora delle sabbie a Hassi Messaud, dove padre Alberto celebra l’Eucaristia per i “tecnici del petrolio” e per le suore dell’Immacolata che vi risiedono. Una trentina di anni fa, accanto alla chiesa abitava un ingegnere algerino con moglie e figli. Tra Natale e Capodanno c’era anche la festa della nascita di Maometto. Faceva freddo e la moschea era lontana. Allora l’ingegnere Madani pensò di celebrare la festa nella chiesa. Accese le candele, bruciò l’incenso e fece la preghiera con la sua famiglia. Giunto padre Claude, ora vescovo, per la celebrazione del primo gennaio, entrando in chiesa sente subito l’odore dell’incenso e chiede se lo sentiva anche l’ingegnere. «Sì, padre – risponde -, abbiamo celebrato qui anche la nostra festa. Non c’è grande differenza tra le nostre due religioni… solo qualche giorno!». Ora il vescovo continua: «Quel ragionamento pieno di humor su un comportamento col sapore di libertà e di rispetto mi dice qualcosa. Quando ci lanciamo in confronti di ordine ideologico o teologico, le nostre differenze le sentiamo inavvicinabili. Ma a livello della vita quotidiana, degli atti semplici di devozione e di alcune pratiche religiose, ci troviamo su un terreno più comune e più vitale… È il momento di privilegiare ciò che ci unisce piuttosto che ciò che può dividerci. La nostra esistenza è fatta di numerosi gesti, di abitudini per esprimere la nostra fede. È nel cuore della nostra relazione a Dio che ci sentiamo felici. Ciò che ci lega maggiormente sono i rapporti umani, la nostra preghiera semplice, le relazioni rispettose, i gesti di aiuto e di mutua solidarietà. Pur salvando le nostre diversità, ciò che abbiamo di più prezioso e che vogliamo promuovere, preservare, rispettare non è forse la nostra umanità, la sua dimensione divina, la nostra adorazione “in spirito e verità” come diceva Gesù alla Samaritana? Cristiani e musulmani, tra le nostre due feste ci sono solo pochi giorni. Consideriamo questa prossimità provvidenziale. “Aidkum mabruk!”. Che la vostra festa sia benedetta!».

Articoli correlati

Mare Mosso

Icona decorativa31 Ottobre 2024
Icona decorativaFranco Cagnasso
E’ trascorso un mese dal mio arrivo in Bangladesh. Sapevo che dallo scorso luglio la vita di questo grande paese con …

Dall’Iran all’Italia per arrivare alle Olimpiadi di Parigi

Icona decorativa9 Agosto 2024
Icona decorativaRebecca Molteni
Nella squadra olimpica dei rifugiati, ci sono anche due giovani iraniani, Iman Mahdavi e Hadi Tiranvalipour, che in I…

Ritorno

Icona decorativa23 Luglio 2024
Icona decorativaFranco Cagnasso
Eccomi qui, di nuovo con una “scheggia” certamente inattesa: la precedente, numero 239, risale a più di un anno fa: n…