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Fratello Universale

Il primo dicembre è l’anniversario della morte di Charles de Foucauld. Cadde, solo, vittima innocente, indifesa… Morte silenziosa, come quella del chicco di grano che cade in terra e marcisce, per portare frutto. Rimedito i suoi pensieri. Intimità «Quando si ama, si vorrebbe parlare continuamente con la persona che si ama, o almeno guardarla continuamente. La preghiera non è altra cosa: l’incontro familiare col nostro Beneamato. Lo si guarda, gli si dice che lo si ama, si è felici d’ essere ai suoi piedi. Bisogna domandare a Dio ciò che desideriamo con la semplicità del bambino che parla al padre e poi aggiungere: Tuttavia, non la mia volontà, ma la tua». Incarnazione «L’ incarnazione ha la sua sorgente nella bontà di Dio. Ma una cosa appare subito così meravigliosa e splendente, è che brilla come un segno affascinante: è l’umiltà infinita che contiene un tale mistero. Dio, l’Essere, l’Infinito, il perfetto, il Creatore, l’Onnipotente, immenso, Sovrano, padrone di tutto, facendosi uomo, unendosi a un’anima e a un corpo umano e apparendo sulla terra come un uomo e come l’ultimo degli uomini». Amore universale «Voglio abituare tutti gli abitanti, cristiani, musulmani e giudei, a considerarmi, come loro fratello universale. Quanto, come dobbiamo stimare ogni essere umano, come dobbiamo amare ogni essere umano! È il figlio di Dio. Dio vuole che i suoi figli si amino. Come un padre tenero, vuole che i suoi figli si amino. Amiamo ogni uomo, perché è nostro fratello e Dio vuole che lo guardiamo e l’amiamo molto teneramente come tale, perché è il figlio di Dio beneamato e adorato».    

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