Il vaso rotto
Una vecchia cinese portava a casa l’acqua del fiume con un vaso rotto. Il vaso soffriva perché non riusciva a portare a casa tutta l’acqua, lasciandone una metà sulla strada. Temeva d’essere gettato via. Ma la vecchia non era né cieca né stupida. Seminava semi di fiori lungo il tragitto e la terra imbevuta d’acqua fece spuntare una grande quantità di fiori. Il vaso si vergognava di non poter essere utile come voleva, ma grazie all’astuzia della sua proprietaria divenne utile proprio grazie ai suoi difetti.
In questi giorni, durante la messa con le Piccole Sorelle, commentando la Parola del libro degli Atti degli Apostoli che continua a raccontare il coraggio dei primi cristiani nell’annunciare La Buona Novella del Figlio di Dio, chiedevo: «Anche il Papa continua a incoraggiare l’annuncio del Vangelo senza paura. Ma qui a Touggourt, come annunciare Gesù?».
Sembrava che il Papa mi avesse ascoltato quando il giorno dopo, citò San Francesco: «Bisogna annunciare il Vangelo con la vita e, se si può, anche con la parola».
È bello sapere che lo Spirito Santo semina con la nostra vita quando viviamo Gesù nel cuore.
Il seme caduto a terra non muore.
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