Incostituzionale la pena di morte della Florida

Incostituzionale la pena di morte della Florida

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha bocciato il sistema giuridico della Florida che consente non solo a una corte ma anche al singolo giudice di decretare la pena di morte. Nuovo segnale importante dopo l’anno in cui negli Usa il ricorso al boia ha fatto segnare una frenata importante

 

Nuova vittoria negli Stati Uniti per gli oppositori alla pena di morte: con un verdetto netto – 8 giudici contro 1 – la Corte Suprema ha dichiarato incostituzionale la legge della Florida che consente che anche senza un consenso unanime della corte, un giudice possa decretare la pena di morte. Si tratta dell’unico Stato americano ad aver adottato una legislazione del genere, sulla spinta della volontà del governatore repubblicano Rick Scott, in carica dal 2011, che ha fatto proprio dello «snellimento» delle procedure per le sentenze capitali un suo cavallo di battaglia. Sono circa 400 le persone che si trovano attualmente nel braccio della morte in Florida, un numero secondo solo a quello della California (dove però è dal 2006 che non avvengono esecuzioni capitali).

A sollevare la questione davanti alla Corte Suprema erano stati gli avvocati di un detenuto – Timothy Hurst – accusato di aver compiuto un omicidio. Nel suo caso sull’efferatezza del delitto e la rapina – le aggravanti alle quali era legata la pena di morte – si erano espressi 7 membri della corte contro 5. In tutti gli altri Stati dunque non si sarebbe potuta decretare, cosa che invece il giudice ha fatto proprio sulla base della legge della Florida. Ora però la Corte Suprema ha dichiarato questa procedura incostituzionale e dunque verrà trasformata in una pena detentiva.

Da quando è entrato in carica il governatore Scott sono state ben 22 le esecuzioni capitali in Florida, in evidente controtendenza rispetto ad altri Stati americani dove il ricorso alla pena di morte (complici anche le polemiche sui farmaci utilizzati) sta diminuendo. Con 28 esecuzioni il 2015 è stato l’anno in cui negli Stati Uniti la pena di morte è stata meno applicata dal 1992 a oggi. In tutto, da quando la pena di morte è stata reintrodotta nel 1976, sono state 1423 le esecuzioni capitali. Inoltre nel 2015 sono state complessivamente 49 le condanne capitali inflitte, anche in questo caso un minimo storico per gli Stati Uniti.

Proprio l’appello per l’abolizione della pena di morte era stato anche uno dei temi centrali del discorso tenuto da papa Francesco davanti al Congresso degli Stati Uniti nello scorso mese di settembre.