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Icona decorativaIcona decorativa14 Dicembre 2015 Silvano Zoccarato

La gioia di incontrare gli altri

Cari amici, dicendovi Buon Natale vi auguro di incontrare tante persone e di avere la gioia di sentire che il Signore è vicino a tutti e in tutti. La gioia di vivere il Vangelo della gioia come leggiamo in alcune pagine del cardinal Martini e di Papa Francesco. «La gioia del Vangelo è propria di chi, avendo trovato la pienezza della vita, è sciolto, libero, disinvolto, non timoroso, non impacciato. Ora credete forse che chi ha trovato la perla preziosa, si metterà a disprezzare tutte le altre perle? Assolutamente no! Chi ha trovato la perla preziosa diventa capace di collocare le altre in una scala di valori giusta, di relativizzarle, di giudicarle in relazione con la perla più bella. E lo fa con estrema semplicità perché, avendo come pietra di paragone quella preziosa, sa meglio comprendere il valore anche delle altre. Chi ha trovato il tesoro non disprezza il resto, non teme di entrare in commercio con coloro che hanno altri tesori, perché è in grado di attribuire l’esatto valore a ogni cosa… Gli è dato il discernimento degli altri valori, dei valori delle altre religioni, dei valori umani fuori del cristianesimo; avrà la capacità di dialogare senza timidità, senza tristezza, senza reticenze, anzi con gioia, proprio perché conoscerà il valore di ogni altra cosa; avrà l’intuizione del senso di verità che ci può essere in altre religioni». (Cardinal Carlo Maria Martini: La gioia del Vangelo). «Alcuni credenti fanno in modo di nascondersi e togliersi dalla vista degli altri e ciò fa ammalare il cuore e a volte il corpo. È necessario aiutare a riconoscere che l’unica via consiste nell’imparare a incontrarsi con gli altri con l’atteggiamento giusto, apprezzandoli e accettandoli come compagni di strada, senza resistenze interiori. Meglio ancora, si tratta di imparare a scoprire Gesù nel volto degli altri, nella loro voce, nelle loro richieste. È anche imparare a soffrire in un abbraccio con Gesù crocifisso quando subiamo aggressioni ingiuste o ingratitudini, senza stancarci mai di scegliere la fraternità».(Papa Francesco: La gioia del Vangelo, 91,92).  

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