Il Pime sulla condanna di don Guidolin

Il Pime sulla condanna di don Guidolin

Dichiarazione del superiore generale del Pime padre Ferruccio Brambillasca sulla condanna per abusi sui minori di don Pio Guidolin a Catania

 

Il Pime apprende con dolore la notizia della sentenza con cui don Pio Guidolin – già missionario del nostro istituto, da lui lasciato nel 2000 per incardinarsi come prete nell’arcidiocesi di Catania – è stato condannato con rito abbreviato a 14 anni di reclusione per abusi sessuali commessi nei confronti di minori.

Nell’esprimere prima di ogni altra cosa vicinanza alle vittime di questa triste vicenda e alle loro famiglie, ritengo necessario precisare quanto segue:

– le accuse rivolte a don Guidolin non riguardano gli anni in cui è stato missionario del Pime e non possono essere utilizzate per gettare ombre sull’attività da lui svolta per l’istituto nella casa di Preganziol (Tv);

– il suo trasferimento alla casa del Pime di Mascalucia (Ct) non fu un allontanamento, ma una scelta legata alle normali dinamiche interne di servizio nel nostro istituto. A Mascalucia, poi, don Guidolin maturò autonomamente la scelta di
lasciare il Pime per incardinarsi come sacerdote nell’arcidiocesi di Catania

– alla luce di questa vicenda il Pime rinnova il proprio impegno alla vigilanza sul tema degli abusi nei confronti dei minori, nello spirito di penitenza e conversione più volte richiamato da papa Francesco a tutta la Chiesa in merito a questi comportamenti inaccettabili.

padre Ferruccio Brambillasca, superiore generale del Pime