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Preghiamo e viviamo insieme

Papa Francesco ci dice: «La partecipazione all’Eucaristia ci invita a seguire Gesù ogni giorno, a essere strumenti di comunione, a condividere con lui e col nostro prossimo ciò che siamo». Nelle testimonianze della vita di cristiani, che vivono tra i musulmani nella diocesi del Sahara algerino, ho ricavato espressioni che potrebbero diventare preghiera comune. Accordaci Dio la conoscenza intima dei nostri fratelli e sorelle. Aiutaci a scoprire meglio come tu cammini con noi tutti. Dio tu sei un’evidenza. La pratica religiosa ci incita al rispetto davanti alla tua grandezza nella storia e negli avvenimenti. Vicini e amici ci aiutiamo ad aprire gli occhi su di te. Ti fai vicino nelle nostre realtà. Camminiamo insieme nelle differenze dove tu precedi. Al di là di razze e culture, tu lavori i nostri cuori. Ogni giorno sentiamo l’invito alla preghiera. Sì, siamo fratelli e sorelle e preghiamo insieme. Negli incontri parliamo liberamente di te e ci consoliamo. Sei continuamente presente sulle nostre strade. Siamo chiamati a essere strumenti umili e generosi della tua provvidenza e bontà. La fraternità e l’amicizia dicono che ti cerchiamo. I valori uniscono e fanno costruire il Regno nel mondo attorno a noi. L’uomo porta in se qualcosa di più grande. Insieme ti lasciamo, Dio, guardarci dentro per cambiare le nostre vite. In ciascuno, una piccola fiamma. Amiamo vedere questa luce e rivelarla e condividere la speranza. L’Algeria cambia, come cambiamo per fare ciò che vuoi per il nostro paese? Cari amici, il mio augurio pasquale è che in preghiera ci sentiamo uniti anche a quanti pregano in modo diverso. Gesù è morto e risorto per tutti.

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