Tokay
C’è un gruppo particolare di bambini di strada, chiamati “tokay” , mi spiega il Saveriano P. Riccardo. Di solito non hanno più alcun rapporto con le famiglie. Vivono in gruppi, e si mantengono raccogliendo da strade e immondezzai carta, plastica, vetro, politene, legno, metalli… Forniscono piccoli rivenditori che volentieri, e senza farsi pregare, concedono loro un prestito appena ne hanno bisogno. Così li hanno in pugno: i debiti li costringono a fornire sempre lo stesso mediatore, e ad accettarne i prezzi, altrimenti qualcuno andrà a cercarli e saranno guai. “Ho provato più volte a pagare io perché fossero liberi – mi spiega il Padre -. Niente, i soldi vengono rifiutati. L’unica via d’uscita è la fuga, e poi aiutarli a stare nascosti, lontano, perché nessuno li ritrovi.”
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